In contemplation of..

 La Cina è grande, la Cina è ricca, la Cina è la fabbrica del mondo, se esci per lo shopping ti rendi conto che 8 prodotti su 10 sono fabbricati in Cina, in pratica una nazione in balìa di una industrializzazione rampante e senza regole; sicuramente tutto ciò, nel breve periodo, sviluppa ricchezza con entrate immense nelle valute più pregiate e con una percentuale di disoccupazione quasi omeopatica, naturalmente gli industriali occidentali trovano conveniente spostare la produzione lì considerando: la ciotola di riso come stipendio dell'operaio, i sindacati inesistenti e nessun divieto all'uso di sostanze poco salubri proibite invece nel resto del mondo. 

Una vera pacchia ma a che prezzo ?

Produrre selvaggiamente e senza alcuna tutela ambientale nel lungo periodo, 20/25 anni, finirà per avvelenare il Paese con inquinamenti apocalittici: rifiuti tossici e nucleari, emissioni venefiche di metalli pesanti, radiazioni, polveri sottili e via dicendo, inoltre tra 20 anni, in Cina circoleranno qualche miliardo di autovetture(sigh), già ora, non più di qualche settimana fa, un satellite ha fotografato una nube di smog incombere compatta su 3/4 del territorio cinese; respira sta merda 24h 7 giorni su 7 e certamente non riparti di slancio.

Ora, senza sentirsi Nostradamus, cosa si può immaginare riguardo al futuro asiatico? Purtroppo solo peggio di quello che è accaduto in Europa quando eravamo noi i maggiori Paesi produttori..la Eternit è l'esempio che vale per tutti; disastri naturali da cambiamento climatico e malattie da pollution daranno una decisa sfoltita alla demografia cinese.

Cosa farà la Cina, curerà questi milioni di malati accollandosi costi sanitari proibitivi o li abbandonerà al loro destino ?


hakuna matata, sorridi