sabato 9 maggio 2020

Dedicato a Marco Lillo

Egr. e stimato vice direttore,

seguo il suo quotidiano fin dall'inizio anzi dalla sua protostoria quando il direttore Marco Travaglio si collegava settimanalmente sul blog di Beppe Grillo che seguivo con molta speranza e l'ottimismo di chi crede che qualcosa potesse e stesse per cambiare.

All'inizio e per alcune settimane a seguire per sostenervi compravo due copie del vostro quotidiano poi entravo ogni giorno in un bar diverso e dopo il cappuccino lasciavo una copia sul tavolino affinché qualcun'altro potesse leggerlo sperando che apprezzasse la vostra linea editoriale e diventasse un utente affezionato.

Ultimamente però il motto " non faremo sconti a nessuno " si é un pò sbiadito come anche " uno vale uno " e trovo che il suo ultimo articolo su Fofò DJ restauri parzialmente quei colori brillanti che un tempo ammiravo.

Sono un elettore del M5S ma questo non significa che sposo a prescindere ogni loro iniziativa o decisione; so anche per esperienza personale, che ogni nuova impresa proprio perché é nuova nel suo percorso é soggetta ad inevitabili errori, per carità é umano sbagliare se in buonafede ma sarebbe da "Uomini" veri  ed onorevole assumersene anche le eventuali responsabilità.

Mi sforzo di rimanere critico e di essere il più obiettivo possibile nei miei limiti; il tifo lo riservo esclusivamente alla mia squadra di calcio, la Roma, che amerei con lo stesso ardore anche se finisse in serie C ma quando si tratta di politica fare le pulci al sistema é uno dei modi per mantenere viva la democrazia e mettere di fronte ai fatti chi detiene il potere e può cambiare la nostra vita.

Il Ministro della Giustizia ha negato l'incarico al DAP, dopo averglielo promesso, alla persona più preparata e competente che la Repubblica potesse esprimere, il Dr Di Matteo, dopodiché il Ministro ha assunto amici e amici degli amici come un Bertolaso qualsiasi: perché ? La domanda non è peregrina,  quindi condivido in toto quanto scritto nel suo articolo, quelli sono i fatti, tutto il resto sono chiacchiere.

Oltre alla mia solidarietà e stima, per quanto possa valere, la prego di continuare a percorrere la strada maestra del giornalismo indipendente. Grazie.







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